26esima edizione del Trentino Girofolk a Lavis, giardino dei Ciucioi
Ventiseiesima edizione per il Trentino Girofolk in partenza sabato 17 luglio alle 21 con il gruppo folk biellese Sheegoolah (www.facebook.com/sheegoolah) che si esibirà al Giardino dei Ciucioi di Lavis. L’evento promosso da Federcircoli del Trentino, che per la tappa lavisana si è avvalsa della collaborazione dell’associazione Tassobarbasso (www.tassobarbasso.it) riprende i fili dall’edizione 2019. Sheegoolah e Quba libre non si erano potuti esibire nell’estate 2020 e quindi avranno una seconda possibilità in questa stagione 2021.
Gli Sheegoolah, che propongono musica della tradizione dei paesi interceltici e brani di propria composizione, si esibiranno anche domenica 18 luglio alle 13.30 al Rifugio Pozmauer di Grumes – Altavalle (https://www.facebook.com/RifugioPotzmauerGrumes). Quba Libre invece in scena il finesettimana successivo, il 23 luglio al teatro di Castello Tesino alle 21 ed il 24 luglio, sempre alle 21, al Palanaunia di Fondo. Il Quba Libre, trio acustico che propone musica popolare della tradizione occitana (https://www.facebook.com/QuBaLibreMusicaDoc) è invece supportato dall’Associazione Anaune Amici del Cammino di Santiago.
Negli ultimi 17 mesi siamo stati abituati che ogni nostro movimento è scandito da Dpcm, ordinanze, protocolli, interpretazioni autentiche. Se volete sfogare il leguleio che c’è in voi, qui vi potete sfamare, http://tassobarbasso.it/2021/06/29/disposizioni-estate-2021-in-trentino-per-attivita-di-circoli-e-gruppi-culturali-in-zona-bianca/.
L’associazione Tassobarbasso, nata nel 2012, che prende il nome da una pianta erbacea presente in molti prati in questa stagione con la sua fioritura caratteristica gialla, promuove per i propri associati e simpatizzanti iniziative legate al turismo sostenibile, responsabile ed esperienziale. I “tassi” hanno inoltre nelle loro “corde” il dialogo interculturale sin dalle proprie origini, con il progetto finanziato dalle politiche giovanili provinciali in Calabria “Le vie dei parchi”. Ed è molto legata, come gli amici del Cammino di Santiago, al turismo “coi piedi”, la scoperta di realtà associative e produttive un po’ “fuori” dai percorsi soliti del turismo.
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